TUTELA E SALUTE

mercoledì 31 marzo 2010

Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti



Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti
Gli studi hanno evidenziato inequivocabilmente che NON SI PUO’ INCENERIRE SENZA UCCIDERE con il tempo vite umane, soprattutto tra i bambini.
Nelle popolazioni esposte alle emissioni di inquinanti provenienti da inceneritori sono stati segnalati numerosi effetti nocivi sulla salute con danni sia di tipo tumorale che non.
Fra questi ultimi si possono annoverare:
1) incremento dei nati femmine e parti gemellari
2) incremento di malformazioni congenite
3) ipofunzione tiroidea
4) diabete
5) ischemie
6) problemi comportamentali
7) patologie polmonari croniche
8) bronchiti
9) allergie
10)disturbi nell’infanzia.

Ancor più numerose e statisticamente significative sono le evidenze per quanto riguarda il cancro con una segnalazione di aumento di incidenza di:

* laringe
* stomaco
* colon-retto
* vescica
* rene
* cancro al fegato; con un aumento d'incidenza stimato dal +6.8% al +9.7%
* mammella; con un aumento d'incidenza stimato dal +4.8% al +6.9%,

* cancro al polmone; il rischio risulta correlato all’esposizione a metalli pesanti ed al particolato ultrafine: per quest’ultimo si calcola che per ogni incremento di 10 microgrammi/m3 si abbia un incremento del 14% di mortalità per cancro al polmone . Per quanto attiene il Rischio Relativo di mortalità per neoplasie polmonari in persone residenti in prossimità di impianti o in personale addetto, esso è risultato variabile da 2 a 6.7.

* linfomi non Hodgkin; (LNH), con un tasso di eccesso di mortalità in media dell’8%

* neoplasie infantili; in prossimità di impianti di incenerimento si segnalano un aumento di mortalità per neoplasie infantili con Rischio Relativo variabile da 2 a 2,2. Questi tumori sono correlati all'esposizione a cancerogeni atmosferici quali quelli provenienti da combustioni industriali, Composti Organici Volatili (VOCs), composti esausti del petrolio e da agenti quali 1-3 butadiene, diossine e benzopirene. Il rischio è risultato statisticamente significativo per i bambini con indirizzo alla nascita entro 1 km dagli inceneritori.

* sarcomi; vengono ritenuti patologie “sentinella” per l'inquinamento prodotto da impianti di incenerimento, sono strettamente correlati all’esposizione a diossine. Si riscontra un aumento di rischio di incidenza di sarcomi del +44% . Di grandissimo interesse risulta il recente studio sui sarcomi svolto in provincia di Venezia che ha dimostrato un rischio di sviluppare la malattia 3.3 volte più alto fra i soggetti con più lungo periodo e più alto livello di esposizione ed ha evidenziato come il massimo rischio sia correlato, in ordine decrescente, alle emissioni provenienti rispettivamente da rifiuti urbani, ospedalieri ed industriali.

Susanna Ambivero

articolo tratto dal blog susannaambivero.blogspot.com

Emiliano Fittapaldi presenta il suo libro Cosi ci Uccidono


Forse siete convinti di scegliere sempre il meglio, e al supermercato passate ore a selezionare prodotti "di qualità". Ma nel cibo che mangiate, nell'acqua che bevete, nell'aria che respirate e nei cosmetici che vi spalmate sul corpo i veleni sono in agguato. Tra gli avvelenatori non ci sono solo camorristi, mafiosi e criminali risaputi. La categoria comprende anche personaggi insospettabili. Politici ufficialmente impegnati nella tutela dell'ambiente ma che, tra beni di famiglia, possiedono aziende accusate di minare la salute dei dipendenti. Industriali milionari che confezionano i prodotti di marche famose con materiali scadenti e nocivi, vere e proprie bombe a orologeria per i consumatori. Sindaci e assessori che di fronte ad analisi inquietanti sulle sostanze tossiche contenute nell'acqua comunale preferiscono tacere "per non allarmare inutilmente la popolazione". Responsabili delle bonifiche di aree gravemente contaminate, nel cuore dei nostri centri urbani, che lavorano solo per gonfiare il proprio portafogli, incuranti di chi in quelle zone vive o andrà a vivere. Sembra incredibile, ma succede di rado che queste storie clamorose trovino spazio nelle cronache di stampa e televisione.